Il prossimo 22 febbraio saranno 45 anni dall’omicidio di Valerio, un anniversario che ci richiama con forza la necessità di non dimenticare, ma soprattutto di non abbassare la guardia. L’antifascismo non è solo una pagina di storia, ma una lotta che continua e che ci riguarda profondamente, soprattutto in un periodo storico come quello che stiamo vivendo.

La sua morte, per mano di un commando neofascista, è l’epilogo tragico di una violenza che purtroppo non è mai scomparsa del tutto, ma che oggi tenta di riaffacciarsi in nuove forme e con nuovi strumenti.

Oggi ci troviamo a fare i conti con un panorama politico e sociale che ha visto l’emergere di leggi e provvedimenti che minano diritti fondamentali e alimentano un clima di intolleranza. II Decreto Sicurezza, il Decreto Caivano e altri provvedimenti simili sono segnali preoccupanti di una deriva autoritaria che rischia di mettere in discussione la nostra libertà di espressione, la nostra capacità di manifestare e la nostra sicurezza.

Eppure, proprio in un momento come questo, l’antifascismo deve essere ancora più forte, ancora più visibile, perché la storia ci insegna che le forme di fascismo non sono mai le stesse, ma si adattanno alle circostanze. E la risposta, oggi, non può essere quella di girarsi dall’altra parte.

Dobbiamo tenere viva la memoria di Valerio, ma soprattutto dobbiamo continuare la sua lotta contro ogni forma di fascismo, contro ogni forma di oppressione.

La memoria di Valerio è la memoria di tutt3 noi. La sua morte ci chiama a non accettare passivamente le ingiustizie, a non piegarci di fronte ai poteri che vogliono intimidire, a non voltare la testa di fronte alla violenza politica che torna a farsi strada. L’antifascismo è l’anticorpo contro il razzismo, contro l’autoritarismo, contro ogni forma di discriminazione.

Vi aspettiamo il 15 Gennaio alle 18 al Brancaleone (Via Levanna 11) per costruire insieme il corteo del 22 febbraio.

Valerio vive 🌹