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PROGETTO CO-HOUSING
-> sportello abitativo: previo appuntamento ( venerdì 16:30, 19:30 ); scrivi a lab_puzzle.info@inventati.org
NORME PRATICHE DI VITA COMUNITARIA E GESTIONE DELLO SPAZIO ABITATIVO
LA STORIA:
Il progetto abitativo del Lab!Puzzle nasce con l’occupazione dello stabile, situato in un territorio come quello del Tufello, martire della speculazione, segnato dall’abbandono di spazi pubblici e dalla decadenza di quelli privati, anch’essi inutilizzati e regalati alla rendita. A seguito delle oceaniche mobilitazioni studentesche che si contrapponevano alle riforme neoliberiste su università e scuola, studenti e studentesse, migranti, giovani precari e cittadini del quartiere hanno deciso di sperimentare nuove forme di socialità, di condivisione e di convivenza. Si è occupato Puzzle in un momento storico in cui la formazione sembrava l’ultimo dei punti dell’agenda politica: a fronte di 41mila studenti fuori sede venivano stanziate risorse da Laziodisu (ente regionale per il diritto allo studio) per soli 1.160; non vi era la previsione di sconti e riduzioni sulla mobilità degli studenti non residenti a Roma (41mila, più un numero imprecisato di pendolari della provincia); la figura dell’“idoneo non vincitore” imperava nelle liste di accesso agli studentati, trasformandole in liste di attesa interminabili, senza possibilità di accesso alle informazioni o di realizzazione delle proprie richieste in tempo utile. La mancanza di prospettive, che ad oggi persiste, legata principalmente alla fruizione di alloggi dignitosi a prezzi calmierati, ha prodotto altresì negli anni una consistente lesione del diritto allo studio per le giovani generazioni socialmente più vulnerabili.
In una città come Roma, che eccelle per l’assenza di politiche abitative per giovani e precari, rimarcata da una fase storica in cui la possibilità di emanciparsi dal nucleo familiare è negata, nella maggior parte dei casi, per gli affitti non sostenibili, in una cornice professionale di lavori sottopagati e non tutelati, sembrava importante mettere un freno alla devastazione perpetrata su un’intera generazione e provare ad offrire un’alternativa sostenibile. Un’alternativa che parlasse di serenità nell’affrontare il percorso di studi, senza doversi ritagliare del tempo per studiare tra un lavoro al bancone e un altro a consegnare i volantini, che parlasse di spazi di vita dignitosi; un’alternativa alla spersonalizzazione identitaria che permettesse di praticare un tipo di socialità cooperativa e non competitiva.
Queste parole e questi desideri hanno trovato spazio nei tre piani superiori dello stabile, nei quali sono state operate suddivisioni (lo spazio “privato” corrisponde alle sole stanze da letto, mentre gli altri spazi sono immaginati e strutturati ad uso comune: cucina, soggiorno/salone, servizi) che sperimentassero nel nostro quartiere modelli di co-housing (già attivi sul piano nazionale ed europeo), ispirati alla condivisione immediata degli spazi e delle spese, con la tensione, tuttavia, alla costruzione di senso di appartenenza ad una comunità, di tessitura di legame sociale ed alla sottrazione dei tempi di vita dalla mercificazione, dalla speculazione, dallo sfruttamento.
La creazione di un’esperienza come questa si pone l’obiettivo di rappresentare un modello riproducibile in contesti diversi. La nostra sperimentazione ha, di fatto, ispirato altre realtà a livello nazionale che, in molti casi, sono state valorizzate dalle istituzioni locali . Mentre, sul piano europeo, esperienze di questo genere vengono riconosciute e supportate, tramite un lavoro sinergico fra occupanti e amministrazioni, in virtù dell’importante lavoro sociale che viene loro attribuito.
MA PERCHE’ UNO SPAZIO ABITATIVO IN UN BENE COMUNE ? PERCHE’ E’ UN ESPERIENZA DI VITA INTENSA E COMPLETA , PER SVINCOLARSI DA LAVORETTI SOTTOPAGATI E LIBERARE ENERGIE DA DEDICARE AL SOCIALE, PER DARE FORZA E CONTINUITA’ ALLE ATTIVITA’ DI LAB!PUZZLE , PER GARANTIRNE L’ACCESSIBILITA’ , COME RISORSA PER IL TERRITORIO,
GENERALITA’:
Il progetto di coabitazione si basa sui principi della condivisione (di spazi fisici, tempi e modalità di vita), della solidarietà, dell’autogestione, della cura delle relazioni, del pieno rispetto reciproco e della formazione di una comunità che si dichiara apertamente antirazzista, antifascista e antisessista. Viene riconosciuta la totale ed equa distribuzione di genere nei compiti, nei lavori e nella gestione. La Comunità si impegna inoltre, riconoscendo l’importanza dell’autodeterminazione, nell’accogliere, di volta in volta, le diverse sensibilità individuali, purché non contrastino con i principi generali.
DECRESCITA ECOLOGIA, ALTROCONSUMO
la vita all’interno dello spazio abitatico di Lab!Puzzle è da intendersi all’insegna della condivisione , dell’”altro consumo” , d’uno stile di vita ecologico , di decrescita.
Continuo dev’essere l’impegno personale volto a ridurre il proprio impatto ambientale, impegno nella scelta d’acquisti cumulativi di prodotti che rispettino l’ambiente , provenienti da economie che rispettino lavoratrici e lavoratori, la differenziazione scrupolosa dei rifiuti.
Una vita comune è anche una vita all’insegna della decrescita, anticonsumista: condividere l’uso elettrodomestici e degli apparecchi elettronici, provvedere alla riparazione invece che alla sostituzione di questi, contribuisce ad abbattere i quantitativi di RAEE ; una tendenza, questa, che caratterizza il vivere nello stabile di lab!Puzzle.
ASSEMBLEA DI GESTIONE
L’Assemblea di gestione dei coabitanti, autoconvocata con cadenza non inferiore a quella mensile, non ha i caratteri di una assemblea pubblica, ma discute, con i principi di democrazia, consenso e partecipazione espressi ai punti 4 e 10 della II Sezione del presente Statuto, su tutti gli aspetti della vita in comune, dalle pulizie ai lavori. E’, altresì, eletta quale luogo deputato alla soluzione dei conflitti e problematiche interpersonali interne alla Comunità.
Il progetto di coabitazione è parte integrante del Lab!Puzzle. Pur dotandosi di propri specifici strumenti di discussione interna, l’Assemblea dei coabitanti riconosce l’Assemblea Pubblica del Lab!Puzzle come momento sovrano di elaborazione e decisione collettiva.
GLI SPAZI COMUNI:
L’abitativo ha sale specificatamente dedicate ad ospiti, una cucina comune, una sala attrezzi, una terrazza. Questi locali sono a sfruttabili oltre che dai coabitanti , dalla comunità di lab!Puzzle tutta qualora esigenze logistiche , precentemente concordate, lo richiedano. Modifiche strutturali e d’uso di tali spazi vanno discusse e sciolte nell’assemblea di lab!Puzzle.
BUONE NORME:
Nell’intento di garantire a tutti e tutte di vivere in uno spazio dignitoso, la gestione, la cura e la custodia degli spazi fisici del progetto di coabitazione sono demandate ai coabitanti. L’abitabilità degli spazi comuni (bagni, scale, corridoi, sale da pranzo, salone, cucine) è responsabilità condivisa. Secondo il principio dell’autogestione, si organizzano nell’Assemblea dei coabitanti i turni di pulizia, ordinari e straordinari, e le modalità con le quali questi si svolgono.
ECONOMIE:
Il progetto di coabitazione, riconoscendosi nel principio dell’autogestione, muove economie unicamente per autofinanziamento. Si dota, inoltre, di una “cassa di casa” per le piccole spese domestiche collettive, finanziata mensilmente dalle quote dei coabitanti. La cura , la manutenzione , il continuo miglioramento delle strutture dell’abitativo è a carico dei coabitanti stessi, salvo necessità di interventi eccezionalmente gravosi.
A seconda delle esigenze dei singoli e collettive, con un impegno minimo di 5€ mensili cadauno, i coabitanti contribuiscono alla cassa centrale di Lab!Puzzle
La cassa è gestita da un cassiere, in carica per sei mesi, che oltre a raccogliere e gestire le quote, ne rendiconta ad ogni Assemblea di gestione dei coabitanti.
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO?
Il progetto di coabitazione si rivolge a studenti, inoccupati, disoccupati, precari, nell’indicativa coorte di età 18-35 anni -con un canale di preferenzialità fino ai 30 anni-, che decidono di intraprendere un percorso nel sociale, d’attivismo, di autonomia e fuoriuscita dall’orbita familiare.
Tale percorso è vincolato all’adesione ai principi espressi e ribaditi nel presente Statuto, alla partecipazione delle attività ( sposando quelle già in essere, contribuendo a crearne di nuove) o agli obbiettvi di Lab!Puzzle , ma anche ad un atteggiamento generale proattivo, di dedizione, cura ed impegno verso la totalità del progetto del Lab!Puzzle e, quindi, del bene comune urbano.
Nello specifico il progetto abitativo si rivolge :
-a chi sposa lo statuto di Puzzle , i suoi principi, il progetto nella sua interezza
-a chi può dedicare tempo , energie attenzioni al sociale, al progetto Lab!Puzzle
-a studenti e studentesse , lavoratori/trici part-time o precari
-a chi non ha ancora la piena indipendenza economica
-a chi cerca indipendenza dal nucleo familare
-a chi non possiede una casa di proprietà all’interno del comune di Roma
COME ENTRARE A FAR PARTE DELLA COMUNITA’ DEI COABITANTI ? LO SPORTELLO:
Al fine di raccogliere le richieste di adesione al progetto di coabitazione, l’Assemblea si dota dello strumento “Sportello abitativo”, integrato all’interno dello Sportello Polifunzionale “Tuteliamoci”, già operativo. Lo Sportello è il luogo d’incontro con le le richieste del potenziale coabitante, il luogo dove confrontarsi sul tema dell’abitare, trovare soluzione condivise. Nello sportello abitativo viene illustrato il progetto Lab!Puzzle nella sua interezza , si sottopone all’attenzione lo Statuto, viene redatta la scheda di primo contatto.
Lo sportello è cogestito da almeno due persone: un coabitante ed un esterno ma aderente al progetto Lab!Puzzle. Si occupa nello specifico di valutare le richieste,le inclinazione i bisogni ed i desideri dei richiedenti , archiviare le richieste pendenti, ricontattare , al mutare della situazione, tutti coloro i quali pur avendo mostrato interesse al progetto siano stati impossibilitati al trasferimento per mancanza di spazio
Lo Sportello, inoltre, si formula le prime valutazioni e le sottopone all’Assemblea, che viene riconosciuta come unico luogo condiviso di deliberazione sulle nuove richieste di ingresso. .
COME ENTRARE A FAR PARTEDELLA COMUNITA’ DEI COABITANTI? IL TUTORAGGIO E L’INGRESSO DEFINITIVO:
Il percorso di avvicinamento al progettosono accompagnati da tempistiche che tengono conto dei bisogni e delle domande di ogni individuo.Nel rispetto delle diverse individualità e tempi di vita, il percorso di avvicinamento al progetto di coabitazione è assolutamente personale e non inquadrabile in tempistiche e modalità precise. Le indicazioni generali riguardano, oltre alla già menzionata piena adesione ai principi dello Statuto, la partecipazione alle Assemblee, pubbliche e di gestione, autoconvocate di volta in volta dalla Comunità, nonché la collaborazione nella gestione dei vari progetti del Lab!Puzzle, secondo il principio di restituzione nelle attività sociali e civiche del tempo di vita liberato. La Comunità si impegna ad individuare fra i coabitanti una figura di accompagnamento, che possa facilitare il percorso di inserimento, coinvolgendo attivamente il potenziale coabitante.Al fine di preservare l’armonia all’interno dell’abitativo e tra i puzzler , la piena integrazione al /alla richiedente verrà assegnato come tutor un coabitante che lo introdurrà al progetto, lo introdurrà agli altri coabitanti, rimarrà a disposizione per tutte le eventuali richieste. Questo periodo ,della durata indicativamente di un mese, servirà ad orientare i richiedenti all’interno della comunità e la comunità con il richiedente.
Durante questo periodo si sarà invitati a frequentare, partecipare attivamente alla vita della comunità di Puzzle, alle sue attivitè.
Al termine del periodo di Prova un responso positivo da parte dell’assemblea dei coabitanti sia dell’assemblea di Puzzle pemetterà l’ingresso nell’abitativo
TEMPO DI PERMANENZA Nel tentativo di costruire una Comunità fondata su dinamiche relazionali equilibrate, il progetto di coabitazione si rivolge esclusivamente a soggetti singoli. Il tempo di permanenza complessivo nel progetto di coabitazione è fissato indicativamente ad un massimo di 5 anni, ferma restando la valutazione da parte dell’Assemblea di necessità specifiche e varie. L’abitare a Lab!Puzzle è e vuole essere sopratutto un esperienza di vita, un momento di crescita personale e collettiva, una spinta per formarsi, una strada verso la piena autonomia personale ed economica; non nasce come soluzione all’emergenza abitativa nè può rappresentare una risposta definitiva e stabile al problema dell’abitare.
Non ci sono “scadenze” prefissate: è nel venirsi incontro, nell’ascoltare le esigenze proprie ed altrui , nella sensibilità dell’assemblea tutta capire quando un esperienza possa dirsi conclusa.
LA CONCLUSIONE DELLA PROPRIA ESPERIENZA DI COABITANTE: Il progetto di coabitazione non ha fra i suoi scopi la gestione privata degli spazi o la soluzione abitativa definitiva per i soggetti che ne fanno parte, ma permette d sperimentarsi e sperimentare una forma d’abitare-essere comunitaria, offre una valida alternativa durante il percorso verso l’autonomia. Inoltre, i criteri di inclusione (adesione allo Statuto ed ai principi di vita comunitaria, età, partecipazione alla vita sociale), restano imprescindibili anche per la permanenza all’interno degli spazi. Nel caso di non rispetto dei principi su cui la Comunità fonda la permanenza nel progetto, sarà l’Assemblea di Lab!Puzzle a determinare un’eventuale fuoriuscita.Al termine dell’anno d’attività di lab!Puzzle (indicativamente Giugno-Luglio) si fa l’annuale resoconto dei progetti.
Anche l’abitativo vi partecipa, aggiornando su obbiettivi , novità degne di nota. E’ un occasione quella anche, in cui i coabitanti aggiornano l’assemblea sui loro progetti di vita, i lavori che intendono svolgere all’interno del progetto Lab!Puzzle.
E’ l’assemblea , con sensibilità, rispettando le esigenze di tutt* e gli obbiettivi di vita che decreta la leggittimità o meno di rimanere nell’abitativo.
Qualora l’assemblea in larga maggioranza decidesse riscontrasse un incompatibilità di uno o più coabitanti con il progetto Lab!Puzzle , qualora la decisione non fosse concordata con il/i coabitante in questione, nel mese di Settembre avverrà l’uscita.