LABPUZZLE – Bene Comune
"un pezzo del mondo che vorremmo"
LAB!PUZZLE VERSO IL RICONOSCIMENTO COME BENE COMUNE!
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In questi mesi di pandemia gli spazi sociali hanno dimostrato, se ancora ve ne fosse bisogno, quanto siano fondamentali nel non lasciare indietro nessuno. A fronte di ciò, tuttavia, è continuata la stagione degli sgomberi senza nessuna soluzione, come nel caso del Cinema Palazzo a San Lorenzo. L’utilizzo del patrimonio pubblico per finalità sociali e il futuro degli spazi sociali continuano a essere un tema di cui non si viene a capo in questa città, nonostante le promesse di 5 anni fa della Giunta Raggi di superare la delibera n. 140/2015 che ha messo a repentaglio la sopravvivenza di centinaia di esperienze sociali e culturali, scatenando una guerra contro associazioni e spazi a colpi di richieste di rilascio degli immobili e, soprattutto, di richieste esorbitanti a titolo di arretrati. Oggi in III Municipio scriviamo un atto condiviso tra amministrazione e cittadini per voltare finalmente pagina.

Poco più di 10 anni fa abbiamo occupato l’immobile di via Monte Meta 21, spazio abbandonato per lungo tempo e finalmente restituito al territorio. La trattativa con l’Amministrazione capitolina portò a una pre-assegnazione da parte di Roma Capitale, decaduta per l’inerzia del Dipartimento Patrimonio, che come in numerosi altri casi non ha mai concluso l’iter di concessione.
In questi anni abbiamo inventato un modo di autogovernare lo spazio come bene comune, sempre pronti a tradurre quello che nella realtà già accadeva in un passo in avanti dal punto di vista della norma e delle politiche pubbliche. Abbiamo preso sul serio la parola “bene comune” insomma, troppo spesso svuotata di significato dalle istituzioni, dotandoci autonomamente di una “Carta” con cui abbiamo dato vita a principi e regole in modo pubblico e trasparente.
Con l’attuale amministrazione del III Municipio siamo finalmente riusciti a intraprendere un lungo percorso di dialogo e confronto, in grado di riconoscere, valorizzare e tutelare la nostra esperienza a partire dalla delibera regionale sui Beni Comuni, parzialmente in grado di sopperire alla mancanza di una normativa comunale in materia, ovviamente in presenza della volontà politica di farlo. Si è arrivati così a una delibera di giunta approvata la scorsa settimana e che ora arriverà in consiglio municipale, che rappresenta un passo avanti importante e una prima vittoria.

Non si tratta solo di un atto che tutela l’esperienza esistente da un possibile sgombero – cosa già di per sè importante – dando la possibilità a un Laboratorio di welfare e mutualismo dal basso di crescere e radicarsi, ma soprattutto ne riconosce la specificità e i tratti peculiari. Una prima parziale vittoria che vogliamo mettere a disposizione del dibattito di tutta la città sull’utilizzo del patrimonio pubblico e sui beni comuni urbani.

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